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Genova XV-XVI sec.

Verso la fine del Trecento a causa delle lotte civili ci fu una grande crisi finanziaria e per fronteggiarla si creò nel 1407 il Banco di San Giorgio, che finanzierà prestiti per imprese commerciali e industriali importanti. A causa del maggiore potere dei Turchi nel Levante i genovesi decisero di espandere il loro potere sulla Spagna ( i porti di Siviglia e Cadice) e poi verso il Portogallo e poi verso l'Atlantico e i porti francesi ed inglesi. Nel 1453 cadeva l'Impero Romano d'Oriente e le colonie genovesi caddero sotto il dominio turco.
Genova era una grande città con un grande porto dotato di sette pontili di fronte alla Ripa costruiti in pietra con scalinate di accesso, mentre sulla città dominava la fortezza del Castelletto. I Giustiniani costruiscono i loro edifici sulla copertura della Chiavica tra San Donato e San Giorgio, i Lomellini a Fossatello, gli Spinola lungo via Luccoli. Edifici che sono trasformati dallo stile medioevale a quello rinascimentale: murano le logge, aprono portici e larghe scale, sopraelevano le case esistenti. Nel frattempo continuano le lotte all'interno della città. Nel 1452 la peste colpisce a più riprese la città, gli artigiani e il popolo vivevano una grave crisi economica, arrivavano gli immigrati scacciati dalle colonie del Levante. Il malcontento popolare esplose nel 1506 con una rivolta che mise al potere un tintore della famiglia dei Cattenei, Paolo da Novi; i nobili impauriti chiamarono in soccorso le truppe francesi.
Nel Mediterraneo in quel periodo ci furono diversi scontri tra la Francia di Francesco I e la Spagna di Carlo V d'Asburgo.

Entra in scena un'importante personaggio, un capitano di ventura prima al servizio dei Montefeltro poi del re di Napoli Ferdinando d'Aragona: Andrea Doria.
Nel 1503 è assoldato dal Banco di San Giorgio per ristabilire l'ordine in Corsica a seguito di una rivolta antigenovese e in tre anni reprime la sommossa.
Nel 1512 contribuiva alla cacciata dei francesi da Genova ed era promosso comandante della flotta. Combatte i pirati mussulmani rendendo più sicure le rotte commerciali sul mar Mediterraneo. Diventava comandante della flotta prima di Francesco I e poi di Carlo V.
Si accordava nel 1528 con Carlo V: per garantire l'indipendenza di Genova doveva diventare ammiraglio della flotta spagnola. Spagna e Genova diventarono alleati per il dominio del Mediterraneo. Sempre nel 1528 prende il controllo di Genova.
Andrea Doria fece un'importante riforma legislativa che trasformò finalmente Genova in uno Stato: affidò il potere ad un'aristocrazia nobiliare , creò il Maggior ed il Minor Consiglio che doveva eleggere un Doge e otto governanti che affiancavano il Doge nel governo della città. Andrea Doria per garantire la riforma si fece riconoscere la carica vitalizia a Priore, colui che doveva garantire l'attuazione della riforma. Eliminò le lotte tra le famiglie genovesi.
In quel periodo ci furono importanti cambiamenti a livello urbanistico: fu creata piazza Ferraria (oggi piazza Matteotti), ampliate piazza Banchi e Soziglia, demolite vecchie abitazioni creando nuovi spazi come la piazza delle Erbe per far posto al mercato degli ortaggi. Ma forse la novità principale fu l'apertura di Strada Nuova (già Maggiore o Aurea) che verrà in seguito chiamata via Garibaldi.
Questo periodo fu detto "El Siglo de los genoveses", appunto "Il Secolo dei genovesi"; la città divenne ricca e sfarzosa come solo nell'epoca delle crociate era divenuta .

Strada Nuova
I nobili volevano creare nuove residenze fuori dalla città vecchia per distinguersi dal popolo. Inoltre con la nuova strada nobile si voleva contribuire al risanamento della zona ai piedi di Montalbano (Maddalena). Si pensò sotto il doge Luca Spinola nel 1547 ad una strada che doveva essere la vetrina della nuova città, un luogo di passeggio e di rappresentanza per i nobili e dove poter invitare le importanti persone del tempo.
I lavori iniziarono nel 1550, addirittura con il taglio e spianamento del Monte Albano, e sono ultimati per quanto riguarda la parte verso piazza Fontane Marose in trenta anni. Le più ricche famiglie nobili, gli Spinola, i Pallavicino, i Lomellino, i Grimaldi si fanno costruire in questa strada i loro palazzi con all'interno diverse rappresentazioni a sfondo classico: i nobili cercavano di far credere in una loro origine classica piuttosto che legata alle reali origini mercantili medioevali.
Strada Nuova, chiamata quasi subito per esaltarne l'importanza Via Aurea non serviva come collegamento e transito per la città: infatti terminava ed era chiusa all'altezza di Salita San Francesco. Il palazzo più prezioso (ora Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova al civico n.9 in via Garibaldi) era quello di Nicolò Grimaldi che era il più importante banchiere alla corte di Filippo II, re di Spagna. Edificato nel 1568 su progetto di Rocco Lugaro che usando la pendenza del terreno edificabile realizzò giochi di scalinate per arrivare ai piani superiori.
Palazzo Podestà, gia Lomellini (al civico n.7 di via Garibaldi) fu costruito nel 1563 su progetto di G.B. Castello; caratteristica la facciata decorata a stucco.
Palazzo Bianco, già Brignole Sale (al civico n.11 in via Garibaldi) eretto tra il 1565 e il 1568 su progetto di D. Ponzello, con un bel giardino pensile fornito di una caratteristica vasca ottagonale.
Palazzo Doria, già Spinola (al civico n.6 in via Garibaldi) costruito nel 1563 sul progetto pare di Bernardino Cantone, con eleganti colonne di G.B. Castello.
Palazzo Carrega Cataldi (al civico n.4 in via Garibaldi) edificato su ordine di Tobia Pallavicino su progetto di G.B. Castello, fu ultimato nel 1561; passo ai Marchesi Carrega nel 1704, poi ai Baroni Cataldo (ora sede della Camera di Commercio).
Palazzo Cambiaso (ora sede di una Banca) deve il suo nome al fatto che fu posseduto per circa due secoli dalla famiglia omonima, fu costruito per Agostino Pallavicino da Galeazzo Alessi prima del 1560. E' decorato sia sul lato di via Garibaldi che su quello verso piazza Fontane Marose con la pietra di Promontorio e marmo.

Le mura del '500
Nel 1535, riprendendo il percorso delle mura medioevali, fu ricostruito il sistema difensivo. Queste mura erano lunghe più di sette chilometri fino alla porta di San Tommaso a ponente e fino alla porta di Santo Stefano o dell'Arco a levante includendo la collina di Carignano.
L'imponente Porta del Molo, detta anche Porta Siberia, facente parte della struttura militare a difesa della città (ora a levante dell'odierno Porto Antico), fu eretta tra il 1551 e il 1553 - come si legge nella targa affissa all'apice - da Antonio Roderio da Curona su progetto di Galeazzo Alessi.

Palazzo del Principe
Andrea Doria si fece costruire appena fuori dalla Porta di San Tommaso a Fassolo un edificio sfarzoso: il Palazzo del Principe. Si estendeva dal mare dove c'era un porto privato fino alla collina sopra Granarolo in un susseguirsi di giardini a terrazza. Il palazzo era adornato da preziosi arazzi, quadri e sculture di artisti famosi. Andrea Doria voleva ricordarsi delle corti rinascimentali che aveva frequentato all'estero. Diverse volte in questo palazzo furono ospitati, in concorrenza con quanto poteva offrire la Repubblica di Genova, personaggi famosi come Carlo V o Filippo II.

Ma nel 1547 ci fu una congiura contro Andrea Doria organizzata da Gian Luigi Fieschi con l'appoggio di parte della plebe e dei vecchi nobili che vedevano nella costruzione di sfarzosi palazzi, apertura di nuove strade l'investire i denari in interessi personali piuttosto che comuni alla città. La congiura fallì e tutti i beni dei Fieschi furono confiscati. Andrea Doria a novantaquattro anni morì nel 1560.

Nel 1569 ci fu una rivolta popolare, mentre seguendo le sorti della Spagna, a cui la città era legata da interessi finanziari e commerciali, anche Genova si avviava ad un periodo di declino.

Architettura dell'epoca
Nel '400 si copre definitivamente la Chiavica e viene quindi sistemata via Giustiniani, che diventerà la via dei nobili dell'epoca.
Durante il XVI secolo e precisamente nel 1522 fu completata con il campanile la torre destra della Cattedrale di San Lorenzo.
Nel 1522 vennero iniziati i lavori per la costruzione della Basilica di S. Maria Assunta in Carignano da Galeazzo Alessi su ordinazione della famiglia Sauli.
Viene aperta Piazza Nuova ( poi chiamata Umberto I ed oggi Matteotti) nel 1527.
Prima del periodo dei palazzi di Strada Nuova si colloca, intorno al terzo decennio del 1500, la costruzione del Palazzo del Magnifico Gerolamo Grimaldi su cui successivamente nel '700 si dipinse sulla facciata un orologio solare e che inoltre diede il nome anche all'antistante piazzetta, il Palazzo della Meridiana. Segno del rinnovamento architettonico del '500 fu anche la costruzione più o meno contemporanea del Palazzo di Antonio Doria (ora sede della Prefettura).
Nel 1565 (al civico n.2 in piazza Fontane Marose) venne edificato Palazzo Pallavicino per ordine della famiglia Interiano su progetto dell'architetto F: Casella; nella facciata furono dipinti affreschi con figure allegoriche.
Nel 1571 viene sistemata Piazza Banchi e riscostruita la Chiesa di S.Pietro sopra ad un pianterreno con negozi e magazzini.
Nel sec. XVI per ordine della famiglia Grimaldi venne eretto Palazzo Spinola (in piazza Pellicceria).
Nella prima metà del secolo si ristrutturava la Lanterna.

Maestro Daniele